Salve a tutti mi chiamo Marianna e sono la nuova collaboratrice di Adelia e ringraziandola per la fiducia che mi sta accordando entrerò in punta di piedi nella sua "creatura"con il solo obiettivo di tramandare e trasmettere la mia passione per la lettura e non smettere mai di sognare attraverso essa quindi procediamo senza indugio alla prima recensione e sognate con noi.

Ashley
Morgan ha ventiquattro anni, una grande passione per i libri e una laurea in
economia, che ha conseguito al solo scopo di compiacere il padre, proprietario
di una famosa azienda dolciaria, di cui è certa di prendere il posto. E invece,
del tutto inaspettatamente, il padre decide di affidare la guida della società
a Jaime Standley, che lavora al suo fianco da molti anni e ne è diventato il
braccio destro. Di fronte a quel gesto Ashley chiude i rapporti con lui.
Passano gli anni, durante i quali padre e figlia perdono quasi ogni contatto,
fino a quando il signor Morgan muore, lasciandole una cospicua eredità. Alla
lettura del testamento un’altra sorpresa attende Ashley: a lei andranno il
conto in banca, la casa di famiglia e una quota di minoranza della società, a
Jaime la maggioranza delle azioni e il compito di gestire e amministrare la
Morgan&Hall. Ma solo a una condizione: che per un anno i due beneficiari
lavorino insieme e risiedano sotto lo stesso tetto. Ashley si sente ingannata e
truffata: Jaime è un impostore e lei gliela farà pagare. Ma la convivenza
forzata qualche volta può rivelarsi assolutamente imprevedibile…
Questo
libro è stato vincitore del premio ilmioesordio 2015 sinceramente la prima cosa
che viene spontaneo chiedersi è com’erano gli altri libri in gara?La copertina
mi appare orribile sinceramente e se avessi dovuto comprarlo anche in base
all’impatto visivo sicuramente sarebbe rimasto nello scaffale,leggendo le recensioni
entusiastiche mi aspettavo qualcosa in più.
La trama
è il solito cliché delle commedie sentimentali solo che la storia si snoda in
capitoli interminabili e punteggiatura proustiana che fa perdere la fluidità
del racconto,l’introspezione dei personaggi
avrebbe dovuto essere approfondita visto che diviene lo snodo principale dello
sviluppo della storia.
Ashley è
senza dubbio vittima dell’errata convinzione che suo padre la odia e purtroppo
lo sarà fino alla morte dello stesso privandosi di capire il complesso mondo
interiore del padre che cercando di fare il suo bene si è guadagnato solo il
totale disinteresse della figlia. Tuttavia
riesce a realizzarsi nell’ambito professionale grazie alla sua vera
passione i libri, sarà in quell’ambiente infatti che lei mostrerà le sue
abilità multitasking e la sua capacità innata di dirigere e organizzare
riscuotendo anche un grande successo e larghi consensi.
Jaime
,l’altro lato della medaglia si comporta come il figlio acquisito e già padrone
dell’azienda di famiglia cercando sempre e solo il consenso del padre di Ashley
e non vedendo che oltre l’apparenza di
ragazzina viziata si cela un dolore profondo che ha radici lontane, in una
madre che ha pensato bene di andar via perché allergica ai legami comportamento
che la nostra protagonista ha ereditato e in un’azienda che diventa l’unico
pensiero di un padre perennemente
presente-assente tanto da diventare un’eredità scomoda ed ingombrante
quando diventa prioritaria rispetto ai sogni di Ashley.
Il
cambiamento repentino di Jaime mi ha lasciato perplessa forse il passaggio
doveva avvenire in maniera più graduale in modo da cogliere le diverse
sfaccettature di quello che è il punto nevralgico dell’inversione di rotta
della vicenda.
Cit pag
244:
“Non ti lascerò
andar via, Ashley. Io ti amo”
…………………………..
“Smettila di
dirlo”,lo supplico ancora”Ripeterlo non lo renderà più vero”
“Neanche continuare
a negarlo potrà renderlo meno vero”
Nonostante
questo fosse prevedibile sin dall’inizio a mio parere , è stata quella svolta che ha reso la narrazione più
avvincente e mi ha fatto venir voglia di accelerare la lettura anche perché da
qui ho cominciato a sognare anch’io.
Ho
trovato invece una nota veramente di colore che ha dato pepe alla vicenda la
presenza di Elly che resta senza dubbio uno dei miei personaggi preferiti
insieme alla mamma di Jaime che cerca ogni scusa possibile per vedere il figlio
che ormai vive in un contesto professionale che lo isola da tutto il resto
portandolo ad avere con lei che l’ha cresciuto trasmettendogli la passione per
la cucina un rapporto telefonico.
L’isolazione
che affronta Jaime per il bene dell’azienda lo rende senza dubbio meritevole
del lascito del padre nonostante almeno in fase iniziale non abbia
immediatamente riscosso le mie simpatie data l’apparente ostentazione di
sicurezza e sfacciataggine della famosa cena in cui Nathan decide di dare
l’annuncio che suo malgrado minerà ancora di più le già irrisorie sicurezze di
Ashley.
Merita tre fiocchetti. Apprezzo la storia e il genere nonostante la lunghezza dei capitoli e
l’introspezione dei personaggi che come ho scritto in precedenza meritava
un’ulteriore approfondimento.
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